Pinterest è veramente la piattaforma più positiva che esiste?

Pinterest è veramente la piattaforma più positiva che esiste?

Qualche giorno fa, spulciando tra i corsi di aggiornamento, ho trovato dei corsi su Pinterest. Per chi non lo conosce o ne ha solo sentito parlare Pinterest è una piattaforma dove poter trovare per lo più ispirazione.

Ognuno di noi può crearsi un profilo base o business, a seconda delle esigenze. All’interno c’è sempre un feed ma interattivo: in base alle tue preferenze si aprono delle immagini su un determinato tema: ad esempio, se sto cercando ispirazione per la cucina della mia nuova casa cercherò “ispirazione cucina” e usciranno tutte immagini (proprio come google ma solo per immagini senza testo).

Tutti questi “PIN” possiamo salvarli in cartelle pubbliche o private, dando un titolo, per poi ispirare a nostra volta atri utenti. E così via in una catena infinita a livello mondiale (soprattutto Europa, America, Giappone e Australia)*.

In questa nuvola ideale, come mi piace chiamarla, possiamo trovare tante idee per noi stessi, per il nostro lavoro, per la nostra casa o semplicemente per sentirci bene.

Eh si, per sentirci BENE.

Andando infatti ad approfondire, online è disponibile il corso gratuito che Pinterest offre ai suoi utenti o potenziali utenti. Prima frase del corso “Pinterest è una piattaforma positiva, accompagna gli utenti senza stress, è attiva e non passiva, coinvolge e vuole farti vedere quello che piace a te (e non ad altri utenti)”.

Sembra subito “toccarla piano” ma è una vera e propria visione rivoluzionaria o controcorrente, vedetela come preferite.

Certo, alcuni di voi diranno, hai scoperto l’acqua calda.

Veramente sì, perché ancora non avevo assistito ad una precisa presa di posizione scritta. Questo mi ha fatto riflettere. Vivo e viviamo tutti i giorni sommersi di contenuti (io li devo anche produrre per me e per gli altri da anni) e mi dimentico di vederli in modo distaccato. Mea culpa. Ci sono dentro. Quindi ho subito continuato a leggere il corso e…altra riflessione.

Sempre più aziende nella loro strategia, stanno puntando molto a questa piattaforma e per quale motivo? Perché se si è in questa nuvola di positività ci sentiamo bene e spendiamo con più piacere i nostri soldi per qualcosa che ci sembra bello nel bello e circondato dal bello. Possiamo addirittura scoprire brand nuovi, confrontarli, andare poi a spulciarli nel sito. Vi capita mai di vedere un brand fighissimo e subito dopo la notizia di una tragedia? Quella pubblicità, per noi utenti, sarà stata semi fallimentare. Ci induce a scrollare velocemente verso il basso senza arrivare alla mente, al desiderio.

Mentre, sulla piattaforma “nuvola” è tutto positivo: i contenuti sponsorizzati sono affiancati a quelli ispirazioni di altri utenti e in modo così naturale da non sembrare nemmeno adv. Dai dati emerge che l’acquisto non è d’impulso, non è fatto velocemente tra contenuti veloci. Ma è fatto con calma, senza stress (come dice la piattaforma stessa) ma, udite udite, spendendo l’85%* in più degli utenti di altre piattaforme.

Un bel dato su cui riflettere.

Ora, non dico che ci dobbiamo spostare tutti su questa nuvola ma di non smettere mai di riflettere e di confrontare.

Intorno a noi, spesso utenti passivi, si muove un mondo di contenuti attivi e ragionati. Capiamo chi siamo e dove vogliamo arrivare, come persone e con i nostri profili. Gli strumenti ci sono e ricordiamoci che non è tutto Instagram centrico. 

*Pinterest Academy

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